Due fratellastri, Vincenzo e Giancarlo, si incontrano nella casa del primo, in campagna, dopo la morte del padre che non ha mai voluto riconoscere il secondo, avuto da una relazione extra-coniugale; eppure, gli ha lasciato parte dell’eredità: un terzo del terreno della sua grande azienda agricola. Purtroppo, il giorno prima uno strano incendio ha distrutto buona parte delle piante di quel terreno. Comincia così, avvolta dall’odore di fuliggine, una resa dei conti che riguarda molto più dell’eredità, fino a svelare l’evento che ha cambiato le vite dei due fratellastri. Anche Gemma, la ragazza di Giancarlo, ne rimane invischiata divenendo oggetto di gelosie e vendette. Vorrebbe andarsene al più presto, ci riuscirà? E perché la mamma di Vincenzo non scende per la colazione? Ma soprattutto, il padre è stato davvero la persona egoista che pensano i figli?

Atto unico, teso sin dall’inizio e senza pause, ove alla fine si scoprirà che per non sentire più l’odore di fuliggine bisogna innanzi tutto ripulire quella che si è attaccata all’anima dopo anni di rancori.